Risparmi nascosti nei rifiuti. Come risparmiare e guadagnare durante la crisi?
21. 10 .2020,
La prima ondata della crisi pandemica non è ancora passata e stiamo già affrontando la seconda. L'economia è in calo dell'11% su base annua e molte imprese stanno chiudendo.
Ora più che mai, non solo le aziende, ma anche le città e i comuni si vedono costrette a cercare altre fonti di risparmio. Sicuramente, un modo per economizzare è passare a un'economia circolare, che può contribuire a una diminuzione delle spese di migliaia di euro.
Come intraprendere un percorso di transizione verso l’economia circolare in maniera facile ed efficace? Quanto hanno già risparmiato le imprese che l’hanno adottata?
Forniamo subito un esempio. Secondo i dati di una serie di Scansioni Circolari sui rifiuti che noi di Cyrkl abbiamo condotto presso aziende multinazionali, le imprese hanno speso una media di 39,23€ a tonnellata per portare in discarica le scatole di cartone, mentre per ogni stessa tonnellata venduta a riciclatori hanno guadagnato circa 588,50€. Non appena le aziende hanno iniziato a riciclare correttamente gli scarti industriali, stabilendo una cooperazione diretta con gli acquirenti interessati, hanno aumentato i loro profitti fino al 50%.
Per quanto riguarda i rifiuti misti e urbani, le azioni di economia circolare e di corretto riciclaggio possono prevenire un’eccessiva produzione di scarti e permettono di ottimizzarne i processi di raccolta e differenziazione. Ad esempio, separando le pellicole degli imballaggi dal resto degli altri materiali, esse possono essere rivendute, producendo così dei ricavi. Questo tipo di operazioni porta a un risparmio economico che può andare dal 10% al 50%.
Un altro esempio riguarda l’acquisto di diluenti riciclati. Le aziende all’interno di questo circuito di riciclo hanno risparmiato fino al 65% dei costi di acquisto e fino al 100% dei costi di smaltimento dei rifiuti. Gli scarti industriali che possono essere riciclati e venduti non sono solo questi, ma molti altri. È qui che le tecnologie di Scansione Circolare sui rifiuti giocano un ruolo fondamentale per le imprese che vogliono far parte della green economy.
Come implementare una corretta gestione circolare dei rifiuti?
Prevenire e ridurre al minimo la produzione di rifiuti
Il primo passo per implementare nella propria impresa una corretta gestione dei rifiuti richiede di concentrarsi sul design dei propri prodotti, chiedendosi se questi siano riparabili, riciclabili o biodegradabili. Consultarsi con un esperto di eco-design può essere un'opportunità per conoscere più a fondo le proprietà dei materiali utilizzati e, di conseguenza, per capire come andare a diminuire i propri costi e impatto ambientale.
Utilizzare beni riciclati nel proprio ciclo di produzione ormai è possibile senza rinunciare alla qualità del prodotto finito. Per questo, implementare meccanismi di logistica inversa per il recupero dei materiali alla fine del proprio ciclo di vita può aprire nuove opportunità circolari e più sostenibili.
Differenziare i rifiuti nelle loro componenti riciclabili
Differenziare i rifiuti può sembrare una perdita di tempo, tuttavia un corretto smistamento permette di risparmiare denaro. Separare gli scarti puliti da quelli sporchi permette di vendere direttamente quelli pronti per il riutilizzo. Immagazzinare gli scarti in buone condizioni ne facilita il riutilizzo e la rivendita. Investire in presse per compattarli o in macchinari per la pulizia può garantire ritorni economici futuri.
Chiudere il cerchio
Cosa significa esattamente? Prendere accordi con un’azienda di riciclo che ritiri i propri rifiuti, li processi e li restituisca come materie prime seconde da reinserire nella propria produzione. In questo modo, si è in grado di riutilizzare i propri scarti e produrre con maggiori percentuali di prodotti riciclati. Nel caso in cui non si necessitino tali materie prime seconde, il cerchio può essere chiuso vendendole ad altre imprese e garantirsi, così, una fonte di guadagno. In ogni caso, stoccando i propri rifiuti adeguatamente e assicurandosi che qualcuno li possa riutilizzare, si possono ridurre i costi di smaltimento.
Perché ogni scarto ha un valore.
Vendere i rifiuti
Non solo i rifiuti hanno un valore, ma hanno anche potenziali compratori. All’interno del mercato dei rifiuti, gli scarti industriali possono essere già ricercati da tutte quelle aziende che sono interessate al riciclo e da tutte quelle che vogliono acquisire materie prime di qualità a costi più contenuti e senza dipendere dall’estrazione di nuove risorse. Se un prodotto ha un valore e un mercato, perché pagare per il suo smaltimento anziché venderlo e guadagnarci?
Utilizzare maerie prime seconde nella produzione
Esse sono più convenienti e spesso mantengono livelli di qualità simili alle materie prime vergini. Un ottimo esempio sono gli imballaggi. Molte ditte utilizzano imballaggi riciclati o usati nei propri processi produttivi e logistici, risparmiando e salvaguardando l’ambiente. L’implementazione dei modelli di economia circolare può partire da semplici cose, proprio come l’utilizzo di imballaggi più sostenibili.
Conoscere l'esatta composizione dei prodotti e assicurarsi che siano riciclabili
Progettare i propri prodotti affinché se ne possano riutilizzare le componenti, disassemblandoli e differenziandoli adeguatamente, è il punto che racchiude tutti i precedenti. Conoscere la composizione dei propri rifiuti risulta determinante per scegliere l’opzione di riciclo o di riutilizzo migliore. Gestire in maniera sostenibile le proprie risorse e i propri rifiuti non implica necessariamente un aumento dei costi, come erroneamente si pensa. Applicando i principi dell’economia circolare, si possono invece trovare i risparmi nascosti nei rifiuti e guadagnare.
‐ Cyrkl